Le riproduzioni di beni culturali presso questo Archivio di Stato possono essere:
- con mezzi propri: gli utenti della Sala di Studio possono riprodurre gratuitamente e liberamente, con mezzi propri non professionali, i documenti in consultazione ai sensi dell’art. 108 del D. Lgs. 42/2004, del D. M. 161 dell’11 aprile 2023, come modificato dal DM 187 del 1° maggio 2023 e dal DM 108 del 21 marzo 2024 e come stabilito dalle circolari 33 e 39 del 2017 della Direzione Generale Archivi;
Le riproduzioni devono essere effettuate senza scopo di lucro, per finalità di studio, ricerca, libera manifestazione del pensiero o espressione creativa, promozione della conoscenza del patrimonio culturale.
Le riproduzioni devono essere eseguite nel rispetto delle disposizioni che tutelano il diritto di autore e con modalità che non comportino alcun contatto fisico con il bene, né l’esposizione dello stesso a sorgenti luminose, né l’uso di stativi o treppiedi.
- eseguite dall’amministrazione su richiesta dell’utente alla Sala Studio: è possibile richiedere la riproduzione del materiale archivistico e librario presentando apposita istanza accedendo al MODULO INTERATTIVO, che, una volta compilato, deve essere STAMPATO, FIRMATO e TRASMESSO all'Archivio all’indirizzo: as-ge.salastudio@cultura.gov.it.
Gli archivisti non conducono ricerche per conto dell'utenza, e possono evadere soltanto richieste di riproduzione di documenti, dei quali devono essere indicati con precisione la collocazione archivistica o, in mancanza, tutti gli elementi cronologici e archivistici necessari per un pronto reperimento. Alle istanze prive di elementi sufficienti non sarà pertanto possibile dare riscontro.
Per maggiori informazioni sulla conservazione di alcune tipologie di documentazione utili per le ricerche genealogiche o biografiche (atti dello Stato Civile, liste di leva e fogli matricolari, liste di imbarco e matrici di passaporti) è stata predisposta un'apposita sezione.
Per la riproduzione dei documenti è previsto il rimborso delle spese sostenute, per il quale si rimanda al prospetto delle tariffe approvato dall’Istituto ai sensi dell’art. 108, comma 3 del D. Lgs. 42/2004 e del DM 161 dell’11 aprile 2023, come modificato dal DM 108 del 21 marzo 2024, e viene comunicato via mail al richiedente sottoforma di preventivo, unitamente alle indicazioni per effettuare il pagamento che potrà avvenire esclusivamente sulla piattaforma PagoPA.