Come riferito dal Prefetto Umberto Albini, il censimento si svolge a Genova in un clima di sostanziale tranquillità a collaborazione da parte degli esponenti della Comunità ebraica, seppure con le inevitabili problematiche amministrative legate al troppo poco tempo a disposizione e al periodo estivo della rilevazione.
Sori, 21 agosto 1938
Il podestà di Sori segnala alla Prefettura di Genova il nominativo di un ebreo convertito da censire.
ASGe, Prefettura italiana 1879-1945, ex Sala 21, n. 182.
Comune di Sori
Provincia di Genova
Riservata – Urgente
Addì 21 agosto 1938- XVI
Alla R. Prefettura
Genova
Oggetto: Rilevazione ebrei.
Riferendomi alla rilevazione in corso, segnalo il nominativo di persona di razza israelita, convertita al cattolicesimo, che ha rifiutato il questionario, perché residente in Genova Centro, ove preferisce essere censito.
Dott. Hans Gottschalh – nazionalità germanica – professione medico chirurgo dentista – abitazione in Genova Largo Archimede 1/5 scala B – residente in Italia da circa 6 anni.
P. Il podestà
Segue annotazione manoscritta:
22/8
Presa nota per la verifica.
Il Capo ufficio censimento di Genova
Boriani
Cogne, 22 agosto 1938
Attilio Carmi comunica al Prefetto di Genova di aver consegnato alle autorità di Cogne la scheda di censimento della sua famiglia.
ASGe, Prefettura italiana 1879-1945, ex Sala 21, n. 182.
Attilio Carmi
Genova Piazza Scuole Pie N.° 7
Abitazione Lungoparco Gropallo, 4
Cogne 22.8.1938
Ill. Signor Prefetto – Genova
Scheda di censimento per le famiglie israelitiche:
Poiché mi trovo a Cogne con tutta la mia famiglia, mi premuro rendervi noto che consegno a queste autorità locali il formulario regolarmente riempito.
Questo ad evitare possibili duplicazioni, qualcuno avendo accennato che in caso di assenza dal domicilio abituale, il formulario sarebbe stato riempito d’ufficio.
Coi migliori saluti fascisti.
A. Carmi
Attilio Carmi, nato a Venezia da Bellom C. e Elisa Pugliese, di professione assicuratore, è registrato al n. 240 della Rubrica A del Censimento del 1938. Insieme con lui figurano i figli – tutti nati a Genova – Annalisa, nata il 15/2/1924 (n. 239); Eugenio, nato il 17/2/1920 (n. 243); Marcello, nato l’11/10/1922. La moglie Maria Rachele Pugliese, nata ad Alessandria il 23/11/1886 da Cesare P. e Ida Olivetti, è registrata al n. 1369. Tutta la famiglia riesce ad evitare la deportazione e a sopravvivere alla Shoah. Annalisa, già promettente pianista, diventerà una famosa fotografa con il nome Lisetta Carmi.
Genova, 25 agosto 1938
Salvatore Levi trasmette alcuni dati relativi al figlio Fulvio, non inseriti nelle schede del censimento che ha redatto e inviato..
ASGe, Prefettura italiana 1879-1945, ex Sala 21, n. 182.
Genova 25/8/’38 – XVI
R. Prefettura – Genova
Nelle due schede di censimento da me redatte – e successivamente inviate dal Municipio a codesta R. Prefettura – mancavano i seguenti dati di mio figlio Levi Fulvio – allora in montagna.
Inscritto al Gruppo Universitario Fascista (G.U.F.) dal 29.9.1933 Tessera n. 50.608, passato con la leva / fascista XVI al P.N.F. Tessera n. 866107.
Con osservanza
Levi Salvatore
Via Bernardo Strozzi 11/4 Genova
Salvatore Levi e suo figlio Fulvio non figurano nelle rubriche del censimento del 1938.
Genova, 3 settembre 1938
Gino Salmoni comunica al Podestà di Genova alcune variazioni da inserire nella scheda del censimento relativa alla sua famiglia.
ASGe, Prefettura italiana 1879-1945, ex Sala 21, n. 182.
R. Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura
Genova
Genova 3/9/1938° a. XVI°
Ill.mo Sig. Podestà di Genova
Mi pregio render noto alla S.V. Ill.ma che nella scheda del censimento degli israeliti consegnata a mani all’Ufficio anagrafe del Municipio di Genova, data l’urgenza del caso e per di più essendo la mia famiglia in quel periodo assente dalla Città, sono caduto involontariamente in due inesattezze, e cioè:
1° Vittoria Amedea Belleli moglie dello scrivente Gino Salmoni, di madre, fu Carolina Schianci, di religione cattolica ed appartenente a famiglia cattolica di Parma, non ebbe battesimo ma nemmeno fu dichiarata alla nascita alla Comunità o Tempio israelitico, e perciò da considerarsi di razza non israelitica, nel mentre nella scheda del censimento fu indicata tale religione, che perciò non corrisponde alla realtà.
2° Renato figlio dello scrivente, della classe del 1913 attualmente in servizio militare in qualità di aspirante Ufficiale nel 7° Reggimento Alpini, distaccamento di S. Candido (Bolzano) è stato indicato nella scheda del censimento iscritto al Partito Nazionale Fascista dal 24 maggio 1935 a. XIII, ma invece pur confermando questi dati, è stato dimenticato di aggiungere che egli proveniva dal G.U.F. a cui apparteneva dal maggio 1931 con la tessera n° 71.636 e passò automaticamente al Fascio.
Prego perciò la S.V. Ill.ma di voler possibilmente provvedere alla rettifica, in base a quanto sopra esposto, e con ringraziamenti e distinti ossequi.
dev. G. Salmoni
Abitazione Via Ippolito d’Aste 8/13
Gino Salmoni, figlio di Giuseppe S. e di Virginia Modigliani, era nato a Firenze l’11 luglio 1878 e lavorava come perito agrario all’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Genova. Il suo nominativo è riportato al n. 1455 del Censimento del 1938. La moglie Vittoria Belleli, nata a Genova il 23.2.1892 da Vittorio B. e Carolina Schianci, è registrata al n. 26 della rubrica B, Nominativi dei nati da matrimonio misto considerati non appartenenti alla razza ebraica (ASGe, Prefettura sala 21, n. 192).
Sono registrati come ebrei i figli Dora, nata a Genova il 19.1.1918 (n. 1453); Gilberto, nato a Genova il 15.6.1928 (n. 1454); Renato, nato a Genova il 1°.12.1913 (n. 1457), e le sorelle di Gino, Berta coniugata Del Mar, nata a Pisa il 17.1.1881 (n. 1451) e Bianca, nata a Pisa l’11.2.1883 (n. 1452).
Bianca Salmoni, arrestata il 24 febbraio 1944 a Casale Monferrato, viene deportata ad Auschwitz il 5 aprile. Gino Salmoni con moglie e figli vengono fermati a Bormio il 17 aprile 1944, mentre cercano di raggiungere il confine con la Svizzera, e sono detenuti in diverse carceri prima di essere inviati nel campo di concentramento di Fossoli, dove Dora rimane gravemente ferita in un mitragliamento aereo. Il 2 agosto 1944 Gino, la moglie Vittoria e la figlia Dora vengono deportati ad Auschwitz, Renato e Gilberto a Buchenwald. Solo Renato e Gilberto sopravvivono. Gilberto Salmoni, autore di molte pubblicazioni e testimonianze, è l’ultimo ancora in vita dei genovesi sopravvissuti ai campi di sterminio.
Sestri Levante, 24 febbraio 1939
Mario Leone Segre comunica all’Ufficio di Stato Civile del Comune di Sestri Levante la propria appartenenza alla razza ebraica.
ASGe, Prefettura italiana 1879-1945, ex Sala 21, n. 182.
A norma dell’art. 18, capo 3° della Legge per la difesa della razza, il sottoscritto denuncia all’Ufficio di Stato Civile del Comune di Sestri Levante quanto segue:
Il sottoscritto Segre Mario Leone Federico è nato a Chieri (Torino) il 23 gennaio 1914, da Segre Marco Italo e da De Benedetti Margherita, entrambi di razza ebraica, nati in Italia da genitori italiani. Il sottoscritto ha prestato regolare servizio militare da prima come volontario allievo Sottufficiale nel 4° Reggimento Genio – Verona – poi come Caporal Maggiore al Distretto Militare di Torino; è celibe, è Cittadino Italiano ed è domiciliato e residente in Sestri Levante, viale Umberto I°.
Sestri Levante, il 24 Febbraio 1939/XVII
Mario Segre
La dichiarazione viene trasmessa dal Podestà di Sestri Levante al Prefetto di Genova il successivo 3 marzo.
ASGe, Prefettura italiana 1879-1945, ex Sala 21, n. 182.
Citta’ di Sestri Levante – Provincia di Genova
Sestri Levante, li 3 marzo 1939 – XVII
Censimento ebrei
A S.E. il Prefetto
Genova
Compiego alla presente una scheda di denuncia di appartenenza alla razza ebrea, presentata dal Sig. Segre Mario Leone di Marco in data odierna.
La persona sopraindicata non è stata censita alla data del censimento ebreo nell’agosto scorso in quanto il medesimo pur essendo dimorante in Sestri Levante non risultava iscritto in questa anagrafe.
Con il massimo ossequio.
Il Podestà
Il censimento di alcune persone eseguito d’ufficio provoca errori, come quello che riguarda la schedatura di Ernesto Giordano, che risulta poi non essere ebreo.
ASGe, Prefettura italiana 1879-1945, ex Sala 21, n. 182.
Municipio di Genova
Ufficio Demografico – Sezione Anagrafe
Addì 3 settembre 1938 (anno XVI°)
A S.E. il Prefetto di Genova
Oggetto: Censimento degli israeliti. Annullamento foglio di censimento di Giordano Ernesto.
Fra i fogli di censimento degli israeliti, nel gruppo dei censiti d’ufficio, figura, al n° 40, certo Giordano Ernesto fu Giovanni Battista e di Damiano Rosa, erroneamente ritenuto tale.
Il Giordano dichiara di essere cattolico e le indagini svolte d’ufficio lo confermano pienamente.
Pertanto il foglio di censimento deve essere annullato.
Prego V.E. di voler informare in tale senso il superiore Ministero.
Il Podestà
A piede del documento, appunto manoscritto:
3.9.38 ore 11/30
Telefonato a Borriana lunedì inviterà l’interessato a redigere dichiarazione completa e l’invierà immediatamente.
Genova, 6 settembre 1938
Ernesto Giordano dichiara che né lui, né la moglie né la figliastra discendono da famiglie israelitiche.
ASGe, Prefettura italiana 1879-1945, ex Sala 21, n. 182.
Genova, 6 settembre 1938 XVI
Alla R. Prefettura di Genova
Io sottoscritto Giordano Ernesto fu Gio Batta e di Danovaro Rosa, abitante in Genova – Corso Mentana 47/5, dichiaro di non essere di religione israelitica né tampoco mia moglie Ivonne Giordano e figliastra Spaggiari Cecilia e non discendiamo da famiglie israelitiche.
Battezzato Chiesa Immacolata Concezione – Via Assarotti 1889
Sposato Chiesa di S. Zita – Corso Buenos Ayres 1935.
In fede mi segno
Giordano Ernesto