Dal 2007 l’Archivio di Stato di Genova ha partecipato attivamente alle celebrazioni del Giorno della Memoria, istituito con la Legge n. 211 del 20 luglio 2000 per perpetuare il ricordo della Shoah «affinché simili eventi non possano più accadere». I documenti conservati in Archivio, relativi alla storia della presenza ebraica a Genova dall’epoca medievale al Novecento, sono stati oggetto di diversi studi ed esposti in mostre organizzate in collaborazione con la Comunità ebraica e con altri Istituti culturali della città.
Attività svolte dall'Archivio di Stato di Genova
Quest’anno, per la prima volta, l’Archivio ha deciso di proporre al pubblico il suo nuovo contributo, una mostra sull’antisemitismo a Genova tra il 1938 e il 1945, in forma virtuale. A determinare tale scelta non è stata solo la possibilità di raggiungere un numero maggiore di fruitori, ma soprattutto le grandi potenzialità offerte dal web proprio in relazione agli studi sulla Shoah. Il filo della memoria passa oggi attraverso la rete, grazie alla possibilità di consultare i siti di tutto il mondo che espongono i risultati delle ricerche sulle norme razziali, i luoghi dello sterminio, i carnefici, le vittime e i sopravvissuti. Scoprire quanti percorsi si possono aprire tra i documenti che conserviamo e i dati della rete è stato stupefacente ed emozionante.
Un vantaggio ulteriore è rappresentato dal fatto che una mostra virtuale può essere accresciuta sempre di nuovi dati, superando la più grande difficoltà che si presenta a un curatore: il dover scegliere, tra tutti i documenti conservati, i pochi da esporre. Per questo la nostra mostra è stata pensata come un libro aperto, un work in progress da implementare con le altre storie che sentiamo il dovere morale di raccontare.
Per l’organizzazione delle mostre documentarie che tra il 2007 e il 2010 sono state aperte al pubblico genovese, i funzionari dell’Archivio di Stato di Genova hanno lavorato in collaborazione con Miryam Kraus, presidente dell’Aned - Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti. Alla sua memoria, ad un anno dalla scomparsa, è dedicata questa mostra.
