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Archivio di Stato di Genova

La propaganda

 

 

 

La propaganda antisemita, sempre molto violenta sulle pagine della “Difesa della razza”, viene condotta nei confronti degli alunni delle scuole e degli italiani meno acculturati attraverso libri di testo di cultura fascista. Nell’anno XVII dell’era fascista (28 ottobre 1938-27 ottobre 1939) il tema  della Difesa della Razza è affrontato nelle ultime pagine de Il primo libro del Fascista sotto forma di domande e risposte, che illustrano i contenuti delle norme e propongono gli argomenti esposti da Mussolini nel Manifesto della Razza e nel discorso di Trieste.

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D. Gli ebrei appartengono alla razza italiana?

R. No, gli ebrei, anche se nati in Italia, non appartengono alla razza italiana. Essi rappresentano l’unica popolazione che non si è mai assimilata in Italia perché è costituita da elementi razziali non europei, diversi in modo assoluto da quelli che hanno dato origine agli italiani.

(...)

D. Quale è stato, generalmente parlando, l’atteggiamento degli ebrei nei riguardi dell’Italia fascista?

R. L’ebraismo mondiale è stato l’animatore dell’antifascismo in tutti i campi, nonostante la larghissima tolleranza di cui gli ebrei hanno goduto in Italia, e abusato, prima delle leggi restrittive.

 

Il successivo Secondo libro del fascista è invece completamente dedicato alle problematiche razziali, come evidenziato nell’indice:

  1. La specie umana e le razze umane
  2. L’arianesimo e la popolazione italiana
  3. La supremazia delle razza ariana
  4. La difesa della razza
  5. La nazione e la razza
  6. Il pensiero del DUCE sulla razza
  7. Che cosa ha fatto il Fascismo per la razza
  8. Il fascismo e gli ebrei
  9. Le leggi fasciste sulla razza
  10. Razza e Impero
  11. Che cosa devo sapere sulla razza

 

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Gli argomenti vengono esposti unendo considerazioni di carattere politico e teorie di tipo pseudo scientifico.

Gli ebrei sono perfettamente distinguibili. Essi hanno mantenuto i loro caratteri razziali e non si sono mai assimilati con la popolazione dei paesi ove dimorano.

(...)

Secondo la loro indole inalterabile, gli ebrei, pur essendo in Italia un’infima minoranza, mirarono tenacemente a dominare la coscienza nazionale e la vita politica ed economica.

Nonostante la generosità del trattamento fascista verso gli ebrei, l’ebraismo mondiale si pose contro il Fascismo, alleandosi con tutti i suoi nemici e capeggiando le congiure straniere ordite ai danni dell’Italia.

(...)

Godendo di tutti i diritti dei cittadini italiani, gli ebrei credettero di potere sfruttare, e sfruttarono la generosità fascista, per impadronirsi di posti di comando, accaparrare la ricchezza nazionale e inquinare lo spirito del nostro popolo.

La vasta e subdola opera di corruzione svolta tenacemente dagli ebrei, con tutti i mezzi, nella vita politica, sociale, economica, nei cami dell’arte, della letteratura, della scienza, rappresentava un pericolo per il domani dell’Italia.

Le leggi fasciste riguardanti gli ebrei sono state emanate per eliminare questo pericolo e per ricondurre il popolo italiano alla sua completa purezza fisiologica e spirituale.

 

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Ultimo aggiornamento: 09/05/2025