Nel mese di agosto del 1938 si svolge dietro ordine del Ministero dell’Interno, che raccomanda «riservatezza assoluta e massima precisione», la schedatura di tutti gli ebrei non solo appartenenti alle «Comunità israelitiche riconosciute ma tutti coloro che risiedono codesta provincia anche temporaneamente e che comunque risultino di razza ebraica anche se professanti altra o nessuna religione o che abbiano abiurato in qualsiasi epoca ed anche se per matrimonio sono passati a fare parte di famiglie cristiane». La rilevazione dovrà essere effettuata con ogni mezzo possibile, compresi l’autizzazione di lavoro straordinario e l’utilizzo di informatori, per predisporre un quadro attendibile della presenza ebraica in Italia alla mezzanotte del 22 agosto. Si lascia ai Prefetti la discrezionalità di dare istruzioni verbali ai Podestà dato lo «speciale delicato carattere della rilevazione che non deve dare appigli alcun allarme trattandosi di rilevazione all’esclusivo fine di studio».