Alessandro Virgilio Valobra, nato a Genova il 2 agosto 1869 da Aronne Valobra e Augusta Vitale, fu nel 1903 il fondatore della ditta “Virgilio Valobra – saponi finissimi lecitino-vitaminizzati”, con sede a Genova – San Quirico, confiscata nel 1944. Il censimento degli ebrei genovesi del 1938 lo vede registrato al n. 1709 con il nome di Alessandro, per quanto nell’indicazione della paternità dei suoi figli Achille, Guglielmo e Roberto, registrati ai nn. 1706, 1712 e 1715, sia indicato con il nome di Virgilio. Anche la moglie, registrata al n. 1799 con il nome Betty Zaira Vitta, figlia di Leopoldo V. e Amalia Carpi, risulta nelle registrazioni dei figli con il nome Ines Vitta. Nel censimento del 1938 non si fa menzione del figlio maggiore Augusto, nato nel 1896. Sopravvissuto alla Shoah, Alessandro Virgilio Valobra muore nel 1946.
Il figlio Guglielmo (n. 1903), convinto antifascista, viene deportato ad Auschwitz il 9 novembre 1943 insieme con la moglie Giuseppina Levi (n. 1908) e i figli Bruno (n. 1932) e Guido (n. 1937). Nessuno di loro sopravvive.
La causa intentata dai Valobra per ottenere il risarcimento dei danni subiti dalla loro ditta durante la gestione dell’EGELI si concluse con il rifiuto dello Stato italiano al riconoscimento delle azioni commesse dalla Repubblica Sociale Italiana.
Sulla famiglia Valobra vedi anche:
La notizia dell’internamento di Alessandro Virgilio in un campo di concentramento è contenuta nella nota che l’E.I.A.R., Ente Italiano Audizioni Radiofoniche, rivolge al Prefetto di Genova il 9 giugno 1944 in merito al pagamento dell’abbonamento radio intestato al Valobra, a cui è stata applicata la sovrattassa per la tardiva corresponsione del canone. La lettera – un vero capolavoro di ottusità burocratica – si diffonde anche sulle procedure per formalizzare la disdetta all’abbonamento o per porre i sigilli all’apparecchio.
ASGe, Prefettura di Genova, Archivio Amministrativo, 12663
E.I.A.R. Ente Italiano Audizioni Radiofoniche
Alla Prefettura Repubblicana
(Ufficio Ebrei) di Genova
Sede di Genova, li 9/6/1944 Anno XXII
Oggetto: Abbonamento alle radioaudizioni
Da informazioni assunte risulta accertato che il sig. Valobra Virgilio già residente in Genova – Spian. Castelletto n° 7/6 – iscritto al n° 19707 di ruolo degli abbonati alla radioaudizioni di Genova, trovasi internato in un campo di concentramento perché di razza non ariana.
Poiché il medesimo è debitore del canone d’abbonamento per l’anno 1944, ci rivolgiamo a codesto Ufficio al caso il nominato avesse delle proprietà sotto sequestro per la liquidazione dell’ammontare dei canoni dovuti dal predetto utente. La somma da corrispondere è di L. 123,95 di cui L. 81 per caone d’abbonamento e Lire 42,95 per sopratassa di tardivo pagamento.
Vi facciamo inoltre presente che per essere esonerati dal pagamento dei prossimi canoni è bene inoltrare all’Ufficio Registro-Radio dell’Intendenza di Finanza – Via Fiume, 2 Genova – regolare disdetta alle radioaudizioni a mezzo lettera raccomandata.
Nel contempo Vi preghiamo volerci comunicare, oltre che farne menzione nella disdetta di cui sopra, la fine dell’apparecchio radioricevente di proprietà del sig. Valobra Virgilio, qualora questo fosse venduto a terzi.
Nel caso che l’apparecchio radio non sia ceduto e venisse tenuto sotto sequestro dovrete inviare al predetto Ufficio Radio L. 10,45 per la procedura del suo suggellamento.
Distinti saluti.
Ente Italiano Audizioni Radiofoniche
Sede di Genova
Il Reggente