Il 2 agosto 1945 Raffaele Bottaro, piantone della Casa dello Studente dal dicembre 1943 al giugno 1944, addetto al controllo dei documenti di coloro che entravano nell’edificio, rende la sua testimonianza contro Bruno De Dominici, informatore delle S.S. Dopo aver riferito i fatti a sua conoscenza riguardo all’arresto dei coniugi Cavaglione, aggiunge:
ASGe, Corte d’Assise Speciale, n. 10, fasc. 163, c. 18r.
In altre occasioni con Giuseppe Nicoletti il De Dominici giunse alla Casa dello Studente accompagnando un’ebrea che avevano arrestata. Non ricordo il nome dell’ebrea, ma ricordo che si trattava di una maestra abitante in Via Enrico Toti. Anche lei finì in un campo di concentramento.
Il 5 ottobre, nell’Ufficio del Pubblico Ministero presso la Corte d’Assise Straordinaria, Raffaele Bottaro conferma la sua deposizione, aggiungendo il cognome della donna:
ASGe, Corte d’Assise Speciale, n. 10, fasc. 163, c. 37v.
Insieme al Nicoletti il De Dominici arrestò una maestra di razza ebraica, di nome Tedeschi, residente in via Enrico Toti, non più ritornata dalla Germania.
A questa vittima della Shoah sembrava toccato in sorte il destino più triste, non avere nemmeno un nome con il quale essere ricordata, anche perché il censimento degli ebrei genovesi del 1938 menziona diverse donne di nome Tedeschi o Tedesco.
ASGe, Prefettura italiana 1879-1945, ex Sala 21, n. 192, Rubrica A.
L’incrocio con altri documenti conservati dall’Archivio di Stato di Genova ha permesso di identificarla come Caterina Tedesco fu Clemente Carlo e di Virginia Treves, nata a Verona il 14 febbraio 1888, residente in via E. Toti n. 9/26.