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Archivio di Stato di Genova

La famiglia Cohen

Giacomo Cohen, Renato Cohen, Margherita Artom

Tutte le illusioni di Giacomo Cohen di poter essere ancora considerato, nonostante le leggi razziali, come un cittadino italiano crollano il 4 novembre 1943, quando viene arrestato dai nazisti, «in base alle sue convinzioni contrarie al Reich», insieme con il figlio Renato e la moglie Margherita Artom nella sua villa di Rapallo, subito sottoposta a sequestro.

Il 16 dicembre, nel riferire l’accaduto al Prefetto di Genova, il Comandante della Polizia di Sicurezza comunica senza mezzi termini che il ritorno della famiglia Cohen, inviata in un campo di concentramento, «non è più da attendersi». Nel rapporto si accenna anche alla nipotina di tre anni dei Cohen, Rosanna Cataldo, lasciata alle cure di una domestica perché figlia di padre ariano

In sieme con Giacomo Cohen e Margherita Artom muore ad Auschwitz il loro figlio Renato, noto pianista. Si salvano invece le due figlie, Giulia e Ada, nate a Milano rispettivamente il 19 gennaio 1906 e l’11 maggio 1907, e la nipotina Rosanna Cataldo.

 

Giacomo Cohen

Renato Cohen

Margherita Artom

Rosanna Melli Cataldo

 

ASGe, Prefettura di Genova – Gabinetto (RSI), n. 35 fasc. 9.

 

Il Comandante della Polizia di Sicurezza e delle SD - Gruppo Alta Italia ovest – Posto di Genova

Genova, 16 dicembre 1943

A S.E. il Capo della Provincia

Oggetto: Avvocato israelita Giacomo Cohen, cittadino italiano n. 18.4.1875 a Ge – Sestri, ammogliato rel. Mosaica, già abitante a Rapallo v. Colombo n. 32.

 

Precedenti: nessuno.

Il Comando di Polizia germanica mi riferisca quanto segue.

L’ebreo Cohen è stato arrestato il 4.11.1943 colla famiglia e in base alle sue convinzioni contrarie al Reich fu assegnato ad un campo di concentrazione. Il ritorno della famiglia Cohen non è più da attendersi.

A questo riguardo comunico che Cohen all’indirizzo indicato possiede una villa, abitata per metà dalla famiglia ariana Tassani. La villa, che in un primo tempo era stata sequestrata, fu poi concessa al Podestà di Rapallo, inseguito ad accordi presi telefonicamente, come abitazione di sinistrati. La consegna si compì solo per via telefonica, è però nostra intenzione di conferire nei giorni prossimi col Podestà di Rapallo perché è ancora da regolare il ritiro di vari atti legali che ancora si trovano depositati nella villa dell’ebreo.

Inoltre faccio noto che il giorno dell’arresto del Cohen si trovava nella villa anche la sua nipotina di tre anni Rosanna Cataldo. In base al fatto che si tratta, per questa di una semi-israelita, essendo la madre Giulia Cataldo n. Cohen sposata al prof. Cataldo di razza ariana, Milano via Canaletto 14, la minorenne fu lasciata nell’abitazione dell’ebreo, cioè affidata alle cure della domestica Anna Bini. Intanto ho provveduto a che la bambina venga ritirata dalla madre, che si presenterà al Podestà di Rapallo per questo ed eventuali altri fini.

SS. Capo

 

La lettera viene girata il 24 dicembre dal Prefetto al Podestà di Rapallo con questa nota in calce:

 

Tanto comunico per opportuna notizia e con preghiera di riferimento.

Il Prefetto.

 

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Ultimo aggiornamento: 09/05/2025